RETE DEI MUSEI > INTRODUZIONE
Presentazione
La Diocesi di Bergamo, recependo le indicazioni regionali e provinciali, ha avviato nel 2003 il processo di creazione del proprio “sistema museale”, all’interno del quale i musei coinvolti, mettendo in comune risorse economiche, pastorali e umane e creando una rete di servizi organicamente integrati possano raggiungere i parametri standard, soprattutto per quanto attiene alla gestione conservativa, culturale e di fruibilità delle singole realtà.
Tale processo, sostenuto dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo, ha portato alla costituzione della Rete dei Musei Ecclesiastici della Diocesi di Bergamo, che è stata istituita formalmente nel 2005.
Attualmente la Rete risulta così composta:

- il Museo Diocesano Adriano Bernareggi, situato in Bergamo città, fornito di standard museali di alto livello (servizi e persone), identificato come capofila del sistema;

- il Museo d’arte sacra S. Martino di Alzano Lombardo;

- il Museo della Basilica di Gandino;

- il Museo Parrocchiale S. Maria Assunta di Romano di Lombardia;

- il Museo Parrocchiale “don Carlo Villa” di Rossino di Calolziocorte (Lc);

- il Museo parrocchiale S. Maria Assunta di Vertova.

A questi si potrebbero aggiungere nei prossimi anni i Musei parrocchiali di Zogno, Clusone e Rovetta, che hanno partecipato ai lavori del Comitato di Gestione della Rete, ma non vi hanno ancora aderito formalmente.
Il progetto di sistema museale dei Musei Ecclesiastici della Diocesi di Bergamo è stato approvato nel 2003 dalla Provincia di Bergamo come progetto pilota di sistema museale integrato.

La Regione Lombardia ha riconosciuto formalmente la Rete dei Musei Ecclesiastici della Diocesi di Bergamo come Sistema Museale e l’ha sostenuta con finanziamenti pluriennali finalizzati allo start-up e alla gestione di progetti specifici.
Nel 2004, grazie a tali finanziamenti si è proceduto alla creazione di percorsi e servizi didattici mediante la creazione del Dipartimento EDU – Attività educative della Rete stessa, grazie al quale i musei aderenti si sono potuti dotare, nella condivisione, di un servizio prioritario rispetto alle loro missioni e necessario per l’ottenimento di uno dei principali standard museali.
Il potenziamento dell’attività promozionale della Rete è stato possibile a partire dal 2005, anno in cui i finanziamenti regionali sono stati destinati a un articolato progetto di visibilità, comunicazione e promozione finalizzato a favorire l’accreditamento e il riconoscimento degli stessi musei presso i pubblici di riferimento e sul territorio.

Orari speciali di apertura al pubblico
Tutti i musei della Rete Diocesana sono contemporaneamente aperti al pubblico nei giorni festivi durante l’anno dalle ore 15.00 alle 18.

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