Laboratori creativi per famiglie
Marzo-Maggio 2018
Fondazione A. Bernareggi organizza una serie di LABORATORI CREATIVI per famiglie che offrono l’occasione di mettere in gioco genitori e figli, confrontandosi con i grandi maestri dell’arte contemporanea.
Ogni incontro si concluderà con una gustosa merenda.
“Si vuole che l’arte, in senso lato, possa essere la base fondamentale dell’educazione. L’artista scopre nel mondo che lo circonda (che è la sua materia prima) relazioni, ordine e armonia. Ciò non può essere fatto da una mente cosciente che faccia schemi e piani. L’Arte non è uno sforzo di volontà ma un dono di grazia. La scommessa pedagogica nel campo dell’educazione all’arte consiste nel riuscire a trasformare gli oggetti artistici in qualcosa non solo di osservato e fruito ma anche di “vissuto”.
Per ottenere tale trasformazione è però indispensabile un lavoro di riappropriazione attiva, una rielaborazione, un fare che noi chiamiamo “laboratorio”.”
CALENDARIO LABORATORI:
24 marzo
LA BELLEZZA DELLA CARTA BIANCA
Un foglio non è solo carta: è superficie, spazio, luce, scultura, colore e ombra.
Bianco. Un non-colore. Ma anche l’insieme di tutti i colori possibili.
Che senso ha fare qualcosa che abbia lo stesso colore di ciò che ha intorno? Come potrà delinearsi una forma o una figura se si confonde con lo sfondo?
“Il bianco ci colpisce come un grande silenzio che ci sembra assoluto”, ci spiega allora Kandinsky. Ecco, il bianco come assenza di suono, come luogo della purezza, luogo del niente o luogo dell’invisibile.
Correva l’anno 1918 quando Kazimir Malevic, pittore russo fondatore del Suprematismo, realizzò una tela impensabile. Un quadrato bianco su fondo bianco.
Si parte per un viaggio andando alla scoperta di sculture di carta. Di solito un foglio bianco è solo un foglio vuoto, scopriremo che ha molto da raccontare (anche al buio ).
7 aprile
UN SACCO BELLO
Dieci ventilatori, un sacchetto da ritagliare ed un pizzico di magia ci faranno scoprire una danza alquanto bizzarra.
Liscio, sottile, ruvido, semitrasparente, un po’ rumoroso il sacchetto dello sporco. Il secondo appuntamento volge lo sguardo su sacchetti di plastica di vari colori che normalmente servono per contenere e trasportare cose. Phia Menard trasforma. Guarda l’oggetto da un altro punto di vista, ne cambia la funzione, annulla le sue caratteristiche pratiche e lo rede bello. Non potrebbe succedere senza l’aria. L’aria che non si vede ma è dappertutto, aria come mezzo di trasporto per i nostri omini viaggiatori in un mondo immaginario e aria creatrice di legami-relazioni tra le persone e le cose. Costruiremo un sacchetto ballerino.
21 aprile
TAVOLO SOTTOSOPRA
Ci sono tanti modi per apparecchiare la tavola, dipende dall'occasione, dagli ospiti, dalle stoviglie e dalla fantasia che c'è in ognuno di noi.
La prima cosa che facciamo davanti ad un piatto pieno di cibo è guardarlo, ma il piatto viene sempre servito su di una suntuosa tavola apparecchiata che cambia aspetto estetico in base all’occasione o all’ospite. Daniel Spoerri, artista contemporaneo, ci aiuterà a vedere e osservare una tavola apparecchiata. Anche i bambini realizzano con posate, stoviglie, piatti e accessori veri, una tavola apparecchiata creando un momento di condivisione e lavoro di gruppo, decidendo il numero dei posti e per chi apparecchiarla. Il risultato sorprende. Il bambino in questo gesto apparentemente semplice interiorizza cosa è bello ed estetico. Infine fotografiamo l’opera dall’alto e scopriamo quanto è importante cambiare il punto di vista scoprendo, in questo caso, un curioso dipinto.
12 maggio
FOTOCOPIE ORIGINALI
Perché non provare a trasgredire le regole, che un corretto uso della fotocopiatrice ci impone, per vedere che cosa succede?
Munari, a partire dagli anni sessanta, si è cimentato con quelle che ha chiamato “xerografie originali”, espressione che suona come un'altra contraddizione in termini: come si può infatti definire "originale" una "copia"? Ed è proprio qui che sta uno degli aspetti della creatività. Come riproduzione dell’originale la fotocopiatrice presenta parecchi limiti. Ma allora perché non provare a ribaltare tale punto di vista, considerando i limiti come risorse? In altri termini, perché non provare a trasgredire le regole che un corretto uso della fotocopiatrice ci impone, per vedere che cosa succede?
26 maggio
LIGHT PAINTING
La “pittura di luce” è una tecnica fotografica che sfrutta la luce artificiale (di una torcia, di una candela, di un laser) per tratteggiare nell’aria disegni luminosi. “Veloce come la luce”, si suol dire.
Una scia di luce, come un lampo, una stella cadente, è un fenomeno difficile da emulare, figurarsi da catturare! E chi ci riesce… è un artista. Del calibro di Man Ray, Gjon Mili, Pablo Picasso. Il loro genio è andato ben oltre, nella loro immaginazione, e poi nelle loro mani, la luce è diventata un pennello, e l’aria una tela.
“Light painting” si chiama, letteralmente “pittura di luce”, ed è una tecnica fotografica che sfrutta la luce artificiale (di una torcia, di una candela, di un laser, dello schermo illuminato di un cellulare) per tratteggiare nell’aria disegni luminosi.
La luce diventa strumento. Parola chiave: stupore
Gli incontri sono tenuti da Damiana Gatti, artista laureata in pittura ed arti visive contemporanee, docente di didattica per il museo presso l'Accademia S.Giulia di BS, conduce atelier d'arte per bambini.
Gli incontri si svolgono dalle 15 alle 17 (compresa la merenda) presso la sede del Museo Adriano Bernareggi e richiedono ISCRIZIONI A COPPIA (un bambino e un adulto) entro il venerdì precedente. Il costo di ogni incontro (laboratorio + merenda) è di 15 euro a coppia per un massimo di 15 coppie (al raggiungimento si attiva la data successiva).
Età consigliata: dai 3 ai 12 anni.
Info e prenotazioni
Tel. 035 219893 - biglietteria@fondazionebernareggi.it
Orari
FERIALE (MARTEDI’ – VENERDI’)
9.30-12.00 // 14.30-18.00
SABATO E FESTIVO
10.00-13.00 // 14.30-18.00